Un evento straordinario che ha coniugato moda, inclusione e impegno sociale, incarnando concretamente un’economia che accoglie la pluralità e favorisce la partecipazione sociale.
La sfilata non si è limitata ad esibire la straordinaria qualità dei prodotti di WIN OUT, ma ha celebrato il valore fondamentale della diversità: ogni capo, realizzato con tessuti italiani di alta qualità, porta con sé il segno distintivo della lavorazione artigianale e delle “imperfezioni” che celebrano la ricchezza della varietà umana. #WINOUT non è solo un marchio di moda, ma un simbolo di progresso sociale e imprenditoria etica.
"A chi dice che la moda e l’immagine non possono essere strumenti di inclusione e di partecipazione – dice il presidente di Confcooperative Lazio Marco Marcocci –, mostrerei semplicemente le immagini di questo evento. Chi fa cooperazione sa bene, per conformazione e per visione, che qualsiasi strumento può essere declinato per il bene comune. Complimenti a Manser e a Sartoria Sociale per aver dato forma ad un brand capace di ricordare a tutti che la diversità è il vero valore aggiunto".
"La potenza dei simboli non ha confini. E la moda, il design e ogni altra attività altamente creativa – dice Luciano Pantarotto, Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lazio – sono capaci di esaltare il significato del modello cooperativo: talenti, manualità e impegno messi a servizio di un brand che nutre i sogni di tanti ragazzi e tante ragazze. Manser e Sartoria Sociale, a cui vanno i miei complimenti, sono uno degli esempi più lampanti del valore sociale delle attività che ogni giorno portiamo avanti con grande orgoglio".
L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione e alla disponibilità dell’Azienda Speciale Palaexpo, sotto la guida della dott.ssa Ivana Della Portella, e all’artista Andrea Sampaolo, che ha personalizzato alcuni capi inserendoli nella sua mostra URLO. Vibrazioni urbane.
Manser - Sartoria Sociale