Le Istituzioni europee siano solidali e non di ostacolo. Su questa linea indicata ieri dal Presidente Mattarella si muovono le richieste di Federcasse e Confcooperative al fine di poter dare piena efficacia alle misure del Governo nell’emergenza Covid-19: occorre intervenire immediatamente a livello europeo anche su aspetti chiave delle regole bancarie che interessano sia le banche italiane sia gli altri Paesi europei. Regole che risultano particolarmente restrittive per le Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali impegnate, per norma e per missione, a finanziare una porzione rilevante delle micro, piccole e medie imprese che in Italia generano l’80% dei posti di lavoro e maggiormente coinvolte dallo shock economico causato dall’epidemia.
Questa, in estrema sintesi, la posizione espressa in una lettera congiunta di Federcasse (l’Associazione Nazionale delle BCC e Casse Rurali) e Confcooperative inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri.
«Le Banche di Credito Cooperativo - si legge nella lettera firmata dai Presidenti di Federcasse Augusto dell’Erba e di Confcooperative Maurizio Gardini - sono totalmente e convintamente impegnate a non far venire meno il proprio supporto a famiglie ed imprese dei propri territori, per evitare il collasso delle attività anche in ragione dell’interruzione e/o forti limitazioni nell’accesso al credito».
Federcasse e Confcooperative chiedono alle Autorità di regolamentazione e supervisione europee - tramite il Governo italiano – di intervenire affinché norme, linee guida e policy oggettivamente pro-cicliche vengano sospese o rinviate. In particolare:
- una temporanea sospensione o rivisitazione delle regole sulla classificazione degli NPL, soprattutto per quanto attiene alla fase 2 dello schema di classificazione. “Questa rivisitazione – precisano Federcasse e Confcooperative - dovrebbe consentire di non sterilizzare gli effetti benefici attesi dalle disposizioni di moratorie deliberate”. Sempre nella stessa linea di azione, “i target fissati dalle autorità sui NPL, a valere per il 2020 ed il 2021 potrebbero essere sospesi, rinviati e/o rivisitati”. L’adozione di misure di forbearance (come quelle adottate volontariamente dall’industria bancaria italiana in questa fase per la sospensione temporanea del rimborso dei mutui) debbono essere interpretate come strumenti volti a tutelare la stabilità finanziaria e come tali sostenute e assecondate: tali misure non possono comportare alcun tipo di riclassificazione e una preventiva valutazione del merito creditizio;
- il rinvio dell’entrata in vigore della nuova definizione di default e il congelamento del decorrere del tempo fino a quando la situazione di emergenza non sarà cessata;
- l’anticipazione, già a quest’anno, del nuovo SMEs supporting factor adottato nel 2019 nella CRR2 con previsione di entrata in vigore a giugno 2021, cosi come il nuovo trattamento per le esposizioni sulle infrastrutture;
- la sterilizzazione delle minusvalenze sul portafoglio di proprietà che impattano sulla determinazione dei mezzi propri al fine di non vanificare buona parte degli sforzi compiuti negli ultimi anni.
Federcasse e Confcooperative, conclude la lettera, sono naturalmente disponibili al più ampio ed approfondito confronto sulle questioni evidenziate