In qualità di medico con esperienza ultradecennale, ho seguito con interesse e ho avuto ovviamente esperienze di telemedicina. Con il termine telemedicina si indica tutto l’insieme di prestazioni sanitarie in cui, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative, il professionista della salute e il paziente non si trovano nello stesso luogo. La telemedicina ha fatto il suo ingresso ufficiale nel Servizio Sanitario Nazionale nel dicembre 2020 con la firma del ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regione sulle linee guida con le regole per visite, consulti, referti e teleassistenza.
I servizi telematici che più attirano l'interesse dei medici sono il Teleconsulto con uno specialista, il Teleconsulto con un medico di medicina generale, il Tele-monitoraggio e la Teleassistenza. La telemedicina (ora possibile anche in farmacia) allo stato attuale utilizza di dispositivi medici in grado di registrare dati clinici e trasmetterli ad una centrale di refertazione remota, che li analizza e li processa, restituendo una valutazione medica. L'uso della telemedicina, attraverso l'assistenza e il monitoraggio dei pazienti a distanza, offre la risposta sanitaria adeguata alle esigenze di una popolazione che registra un forte invecchiamento e un aumento delle malattie croniche, in quanto consente di: assistere e fare visite di controllo ai pazienti; controllare a distanza i parametri vitale di pazienti; far dialogare sanitari per consulti su particolari casi clinici; inviare e ricevere documenti, diagnosi e referti.
La telemedicina offre accesso equo e conveniente alle cure, migliorando la continuità dell'assistenza, riducendo i costi e personalizzando i trattamenti e si rende indispensabile soprattutto per categorie di persone fragili che richiedono un'assistenza continuativa, in quanto, ad esempio, affette da patologie croniche. Questi pazienti possono aver bisogno di un costante monitoraggio di alcuni parametri vitali, per ridurre il rischio d'insorgenza di complicazioni.
Si può fornire al paziente un servizio migliore, attraverso una più rapida disponibilità di informazioni sullo stato della sua salute, consentendo di accrescere la qualità e tempestività delle decisioni dei professionisti sanitari, particolarmente utili in condizioni di emergenza-urgenza. In questo senso, la tecnologia e le telecomunicazioni svolgono una funzione fondamentale in quanto contribuiscono a migliorare l’efficienza e la sicurezza delle cure.
La telemedicina, infatti, permette di:
- ridistribuire le risorse umane e tecnologiche tra diversi presidi, consentendo di coprire la necessità di competenze professionali spesso carenti ed assicurare la continuità dell'assistenza sul territorio;
- offrire, grazie alla disponibilità di servizi di teleconsulto, un supporto ai servizi mobili d'urgenza o per le zone remote, attraverso la riorganizzazione dei servizi sanitari, eventualmente mediante l'utilizzo di risorse cliniche a distanza, anche dislocate direttamente a bordo delle ambulanze.
A mio giudizio la Telemedicina deve trovare integrazione con la Teleassistenza.
Per Teleassistenza, si intende generalmente un sistema socio-assistenziale per la presa in carico della persona anziana o fragile a domicilio, tramite la gestione di allarmi, di attivazione dei servizi di emergenza, di chiamate di “supporto” da parte di un centro servizi.
Lo scopo della teleassistenza è quello di agevolare il corretto svolgimento di attività assistenziali, eseguibili prevalentemente a domicilio. La teleassistenza è prevalentemente programmata e ripetibile in base a specifici programmi di accompagnamento del paziente.
Una piattaforma di Teleassistenza che, fornendo un’interazione con la Telemedicina attraverso uno scambio di notifiche e di informazioni sul soggetto, rende possibili forme innovative di assistenza domiciliare e mette in grado gli operatori delle Cooperative socio-assistenziali di agire ed intervenire tempestivamente e nel modo migliore, credo che sia una risposta innovativa e vincente, perché consente di accrescere l'equità nell'accesso ai servizi socio-sanitari nei territori remoti o carenti di personale e/o organizzazione, grazie al decentramento e alla flessibilità dell'offerta di servizi resi.
Sono convinto che solo una sinergia, anzi una simbiosi tra Telemedicina e Teleassistenza possa portare ad una valida presa in carico a 360° del paziente fragile, coinvolgendo caregiver e tutti i protagonisti dell’assistenza socio-sanitaria.
Un’ultima considerazione sulla necessità di prestare attenzione alla privacy, alla sicurezza dei dati e alla validazione dei parametri sanitari acquisiti che, ovviamente, richiedono un’omologazione. Ritengo che la piattaforma, per poter operare a pieno regime dovrebbe essere in grado di dare una formazione adeguata ai caregiver, agli operatori, ai professionisti e, ove possibile anche all’assistito, mediante appositi tutorial previsti nella piattaforma stessa.
contenuto a cura del Dr. Riccardo Benigni
Medico Chirurgo
Specialista in Urologia
Medicina Legale
Consulente del Tribunale di Roma