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Telemedicina: cos'è e quali i benefici

Una rivoluzione capace non di abbattere le distanze e le barriere, ma di non farle più esistere. La telemedicina è una frontiera il cui sviluppo è ancora tutto da sperimentare, i cui campi di applicazione sono potenzialmente infiniti. Ma come sempre in queste nostre COOP TIPS mettiamo a fuoco correttamente l’argomento di cui stiamo parlando e poi approfondiamo sulla linea che abbiamo scelto: benefici e applicazioni per le persone, per le cooperative e per le imprese in generale.

mercoledì 8 novembre 2023

Cos’è la telemedicina? Quali le applicazioni e i campi di interesse? La telemedicina, andando per sintesi, si può definire come l'insieme delle tecnologie e dei metodi impiegati per effettuare diagnosi e cure a distanza. Una modalità di assistenza, quindi, in cui la dimensione della presenza non è strettamente necessaria. E con l’ausilio della tecnologia e dei dispositivi digitali integrati si può dare forma ad un modo nuovo di valutare e di seguire il paziente.

 

Telemedicina, una rivoluzione

 

La telemedicina è una rivoluzione, lo abbiamo detto in principio. Non solo perché introduce e permette un nuovo modo di seguire i pazienti, ma anche e soprattutto perché rivoluziona il concetto di assistenza medica. E non solo. Vediamo quindi quali scopi possono essere perseguiti grazie alle possibilità introdotte dalla telemedicina:

 

  • Consulenze mediche: una consulenza a un paziente senza necessità di un incontro in presenza. Un paziente che si trova in un'area remota può contattare facilmente un medico in caso di emergenza, così da risolvere un problema temporaneamente, in attesa di soccorso o aiuto, oppure in maniera permanente.
  • Visite mediche: una visita medica al paziente senza dover necessariamente essere in presenza.
  • Monitoraggio dei pazienti: tenere traccia dei dati sanitari di un paziente a distanza, monitorando i parametri vitali o i progressi di un trattamento. Pensiamo a pazienti con malattie croniche, come il diabete o l'ipertensione
  • Visita medica per pazienti con disabilità: un paziente con disabilità che ha difficoltà a spostarsi può effettuare una visita medica con un medico o con un OSS utilizzando sistemi di telemedicina.
  • Monitoraggio dei pazienti con malattie croniche: i dati sanitari dei pazienti con malattie croniche, come il diabete o l'ipertensione, possono essere monitorati a distanza da un medico
  • Assistenza psicologica: questa tecnologia può essere decisiva per fornire assistenza psicologica a pazienti che vivono in aree remote o che si spostano con difficoltà a causa di problemi motori.
  • Educazione sanitaria: informazioni e formazione sanitaria a distanza per i pazienti e non solo.

 

La telemedicina è una tecnologia emergente, questo va sempre tenuto presente, ma il suo potenziale è significativo per migliorare l'accesso, la qualità e l'efficienza dell'assistenza sanitaria.

Accessibilità, qualità, riduzione dei costi

Bisogna però conoscerne gli ambiti e le potenziali criticità. In relazione agli ambiti possiamo effettuare una comoda divisione in tre elementi: accessibilità, qualità, riduzione dei costi. Elenco non banale se pensiamo, per esempio, alle innumerevoli attività di una cooperativa che si occupa di assistenza socio-sanitaria.

  • La telemedicina rende l'assistenza sanitaria più accessibile ai pazienti che vivono in aree remote o che hanno difficoltà a spostarsi. L’operatore e/o il medico non hanno quindi più l’obbligo di muoversi magari per lunghi tragitti, con dispendio di tempo che potrebbero dedicare ad altri assistiti.
  • La qualità di un servizio di assistenza passa anche per la personalizzazione e per un monitoraggio puntuale di parametri e valori. La telemedicina può consentire cure più personalizzate e un monitoraggio costante e veloce di pazienti e assistiti, quando le loro patologie necessitano di essere controllate in tempo reale e con grande assiduità.
  • Capitolo costi. Un servizio di telemedicina e di teleassistenza ben strutturato può contribuire a ridurre i costi, non solo a carico del sistema sanitario nazionale ma anche delle realtà private che offrono servizi di assistenza. Ottimizzando le visite e gli accessi dove non strettamente necessari, si permette un miglioramento del servizio e un abbassamento dei costi di gestione. Pensiamo agli spostamenti o ai consumi energetici, per esempio.

Telemedicina è anche continuità

La telemedicina è, in questo senso, garanzia di accessibilità ma anche e soprattutto di continuità; non è infatti difficile pensare all’uso di teleassistenza tra una visita in presenza e l’altra, così da tenere sott’occhio i miglioramenti e/o i peggioramenti del paziente.

Che, in molti casi, non dovrà viaggiare e spostarsi continuamente interrompendo le proprie attività quotidiane, come lavoro o famiglia. La telemedicina, dunque, si configura come un passaggio che possiamo definire storico. Non perché debba e possa mai sostituire la medicina o l’assistenza di personale sociosanitario in presenza, ma perché è in grado di supportarla in maniera complementare e migliorativa.

Proxima!

Confcooperative Roma, in questo senso, ha voluto fare come sempre la sua parte, mettendo a sistema il know-how cooperativo e la digitalizzazione: ha dato vita a Proxima, piattaforma realizzata con il contributo della Camera di Commercio di Roma nell’ambito di un progetto finanziato. Un nome che rimanda alla prossimità, alla vicinanza, al prendersi cura e carico delle persone.

Ce l’ha raccontata Sergio Pillon, Vicepresidente di AiSDeT (Associazione italiana della Sanità Digitale e Telemedicina), con queste parole: "Basta un clic e si entra nella stanza, oppure si viene messi in attesa o, ancora, si può vedere quante persone abbiamo in attesa davanti a noi. Una stanza con degli orari per appuntamento, dove posso vedere all’interno l’operatore con cui devo parlare. Stanze dove si può entrare in più di una persona, come un papà o un figlio, come nel classico studio medico. È uno strumento per prendersi cura, per prendere in carico le persone azzerando le distanze".

SCOPRI PROXIMA –>  https://lazio.confcooperative.it/News/Primo-piano/sergio-pillon-racconta-la-piattaforma-proxima

 

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